MJ Rodriguez fa la storia degli Emmy 2021
Luglio 30, 2021
MJ Rodriguez, l'attrice di Pose, ufficialmente diventa la prima transgender a ottenere la nomination come miglior attrice agli Emmy Awards.

Sono state recentemente annunciate le nomination agli Emmy Awards 2021, la 73° edizione del premio televisivo più importante a livello globale! Entrati nel secondo anno di pandemia, con generali stop e rallentamenti alle riprese, si sono imposti e riconfermati titoli che già conosciamo largamente…

Le premiazioni degli Emmy sono diverse durante l’anno, nonostante condividano la stessa statuina infatti, sono capeggiate da organizzazioni diverse, tra le quali la più importante rimane quella dei Primetime Emmy Awards che si tiene generalmente tra la fine di agosto e intorno alla metà del mese successivo, come quest’anno in cui la cerimonia è prevista per il 19 settembre.

Gli Emmy premiano poi i programmi TV trasmessi nell’anno corrente, arrivando al massimo al mese di giugno dell’anno precedente ma con gli stop alle riprese come dicevamo si sono riconfermati titoli già ben noti, tra cui:

  • Il dramma storico The Crown, narrante la vita della regina Elisabetta II e della famiglia reale dagli anni Quaranta a oggi, con ventiquattro candidature.
  • The Mandalorian, la prima serie tv live action dell’universo di Guerre Stellari, che si svolge cinque anni dopo le vicende del film Il Ritorno dello Jedi, anch’esso con ventiquattro candidature.

A sorpresa invece, troviamo la marvelliana Wandavision, la commedia calcistica Ted Lasso, Bridgerton, The Handmaid’s Tale e POSE.
Soffermiamoci un momento su quest’ultimo titolo, tra poco capirete il perché.
POSE è una serie ambientata tra gli anni Ottanta e Novanta, nell’era dell’ascesa lussuosa di Trump, offrendo uno sguardo caleidoscopico della scena sociale, letteraria e mondana della società di New York e in particolare, all’interno della cultura dei ball, iconica e decisiva per la comunità LGBTQ+.
Lo show entra nella storia, sia perché la scelta precisa del regista Murphy è stata quella di mettere insieme il cast più rappresentativo di questa diversità – risultando quindi la serie con più attori transessuali e queer mai girata , sia perché proprio una delle protagoniste MJ Rodriguez, è la prima donna transgender ad essere nominata in una categoria attoriale principale.
Questo sicuramente rientrerà nei momenti più importanti della storia degli Emmy:

ma chi è MJ Rodriguez?

Nata il 7 gennaio del 1991 a Newark, Michaela Antonia Jaé Rodriguez fin da piccola ha coltivato una spiccata vena artistica, in particolare nel campo di recitazione e del canto. Ha iniziato con piccoli ruoli dal 2012, facendo poi parte di cast come quelli di The Carrie Diaries e Luke Cage.
Nel 2017 debutta sul grande schermo, ma il vero esordio nel mondo dello spettacolo sarà in teatro, con il ruolo di Angel nel musical Rent.


Nel 2018 finalmente arriva invece il ruolo di Blanca Evangelista, in POSE.
Inutile dire che questo sembra essere ideato proprio sulla sua vita, non solo per il coming out all’età di quattordici anni ed il percorso travagliato della sua transizione, ma proprio perché da quando era solo una teenager si è immersa nella cultura delle ballroom, dove ha trovato una casa di appartenenza e ha appreso il vogueing (o voguing), uno stile di danza contemporanea che consiste nell’imitare i gesti e le pose dei modelli sulla passerella (il nome, infatti, deriva da Vogue) e rappresentativo proprio della comunità LGBTQ+.
Il personaggio di Blanca, forma una sua “casa” – The House of Evangelista – dopo aver ricevuto la diagnosi positiva per l’HIV. Diventa così una figura materna per molti giovani ragazzi queer abbandonati e rinnegati dalle loro famiglie o dalla società, offrendo loro un posto dove stare e una voce per farsi sentire attraverso coreografie, sfilate e non solo.


Come anche il personaggio di Blanca, MJ diventa un faro, ispirando tanti giovani ragazzi e ragazze, rompendo barriere e aprendo la strada a più nomination per l’intera comunità.
Nonostante il risultato – che dovremo attendere con ansia – questa rimarrà sempre una pagina fondamentale della storia cinematografica e culturale. 

Di Camilla Ballo

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